Marco Leo in radio con il nuovo singolo -Vedrai Che Passerà-

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(Etichetta: Battitorumore)

Una canzone scritta nei primi giorni di isolamento!

<<Un modo per “evadere” da questa situazione che a tratti sembra essere troppo stretta, chiudere gli occhi e andare sulla Luna o nel posto più lontano possibile in buona compagnia, con una chitarra e il maglione più caldo…Una canzone malinconica ma positiva e speranzosa al tempo stesso. “Un’istantanea” per ricordarci che questa vicenda finirà e in quel momento potremmo tornare alla nostra solita routine dando ancora più valore alla liberà che dà vita ai nostri sogni e ci permette di costruire il presente ed il futuro…>>

Biografia

Marco Leo, cantautore e polistrumentista di origine sarda, si fa apprezzare dal grande pubblico nel 2014, tra i 10 finalisti del Festival di Castrocaro dove propone l’inedito “Ecco così” e interpreta “Canzone” di Lucio Dalla. Il suo amore per la musica nasce molto presto, a sei anni inizia a studiare pianoforte e dopo tre anni decide di darsi completamente al suo strumento preferito: la batteria.

Gli anni passano e Marco cresce musicalmente sempre di più, fino a trasformare la passione in lavoro e ad essere impegnato come turnista e collaboratore di diversi artisti. Nel frattempo scopre la passione per la scrittura, per il canto e per l’arrangiamento e intraprende così il suo percorso da cantautore. L’amore per la sua Sardegna lo porta da diversi anni a esibirsi live in tante piazze.

Nel 2016 pubblica il suo primo singolo “Il Mio Sorrido Esplode” edito BattitoRumore sotto la guida di Alberto Rapetti.

Negli ultimi anni ha fatto una grande ricerca su ogni singolo dettaglio, a partire dai contenuti con i quali descrive le proprie verità nel modo più cristallino possibile, facendo rispecchiare tutto questo nelle sonorità dei brani, fino ad arrivare all’aspetto estetico, rappresentato dal tema spaziale e la collage art.

Il 18.11.2019 in concomitanza dello sciame meteorico chiamato Leonidi fa uscire il suo primo EP chiamato appunto “Leonidi”.

Vedrai Che Passerà!” brano scritto durante il periodo di isolamento è il prossimo singolo!

Un’istantanea per ricordarci che questa vicenda finirà e in quel momento potremmo tornare alla nostra solita routine, dando ancora più valore alla liberà che dà vita ai nostri sogni e ci permette di costruire il presente ed il futuro.

 

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Umberto Alongi in radio con il nuovo singolo -Tutta la notte-

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(Etichetta: Me&U Records London)

Ormai al suo terzo album, il cantautore siciliano che ha raggiunto il podio della classifica radio indipendente con “Pura Follia” ed “Il futuro si è perso”, torna in radio con un singolo dai toni estivi.
Un brano moderno che lancia uno sguardo ai giovani, alle notti d’estate e alla movida cittadina.
Dopo la pandemia ed il distacco sociale forzato, “Tutta la notte” suona come una speranza, l’attesa di ritrovarsi e sorridere ancora tra le note di un brano orecchiabile e fresco. Quel richiamo alle melodie latine ci riportano in un viaggio verso le isole iberiche, le discoteche all’aperto ed i falò in spiaggia.
La consapevolezza è che ogni singola esperienza della vita, che consideravamo normale e scontata, adesso sia qualcosa di nuovo e forse diverso, che ci costringerà a rivedere il nostro approccio l’uno con l’altro. Ovviamente il desiderio è che il bacio di un amore estivo ed un ballo sensuale possano presto ritornare.
Il brano, cosi come l’EP, è prodotto da Roxy Studio – Warner Music Official Supplier di Fabio Castorino.
Umberto Alongi risiede in Svizzera Italiana, nazione che lui considera ormai seconda casa e che, grazie all’appoggio delle radio locali, lo ha visto affermarsi negli anni tra gli artisti di lingua italiana più suonati e ascoltati degli ultimi anni.

https://www.facebook.com/UmbertoAlongiOfficial/

Umberto Alongi in radio con il nuovo singolo -Tutta la notte-

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Alex Castelli in radio e negli store digitali con il brano -Gabriele-

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(Etichetta: ACR Music)

Il cantautore bergamasco Alex Castelli presenta “Gabriele”, il terzo singolo accompagnato dal videoclip estratto dall’album “Caduti liberi” pubblicato per ACR Music e distribuito da iMusician. La canzone racconta del classico furbetto italiano, ignorante e arrogante, che approfitta degli altri per trarre qualunque tipo di vantaggio personale, soprattutto economico, senza farsi troppi problemi morali. Fatti e persone raccontati in questa canzone sono di pura fantasia.

L’album “Caduti liberi” è stato pubblicato grazie a fondi della Camera di Commercio di Bergamo ed è disponibile formato CD e distribuito sui più importanti digital store.

videoclip ufficiale: https://youtu.be/HfMgS3DsCH0

Alex Castelli in radio e negli store digitali con il brano -Gabriele-

 

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-Fuori dalla scia- in radio il nuovo singolo di Alessandro Innocenti

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(Etichetta: Madamadore)

“Fuori dalla Scia” è il nuovo singolo di Alessandro innocenti, un brano che tratta dell’incomunicabilità che porta alla difficoltà di convincere anche le persone a noi più vicine che abbiamo acquisito una certa empatia col prossimo, anche se sembriamo assenti. Tale acquisizione è frutto di una lotta interiore, un percorso di formazione fuori dal coro, fuori dalla scia.
Le differenze con “Dimmi come fai” nella canzone precedente, contava più l’apparire che l’essere, un comportamento istrionico per conquistare il cuore di una donna che non se lo meritava.
Alessandro Innocenti è nato a Massa e Cozzile, un piccolo paese situato nella bellissima Valdinievole in provincia di Pistoia, nelle belle colline Toscane. Fin da piccolo ha sempre coltivato la passione per la musica, ascoltando dischi Rock e cantautori. Nel tempo libero, ha sempre composto canzoni arricchendo il suo repertorio musicale e dopo una breve parentesi con il gruppo hard rock dei”Glas” con il quale ha sviluppato alcune delle loro canzoni, Alessandro non si è fermato alla composizione di musiche in Italia ma insieme al gruppo country rock “Ontario”, in Svizzera ha registrato il disco “Toscana-Berna Connection”, di cui fa parte la sua composizione “Isabelle”, inserita anche nel suo nuovo album. Il progetto dell’album “Fuori dalla Scia”, il cui nome omonimo all’interno dello stesso, è nato dalla voglia di esprimere delle emozioni che da troppo tempo l’artista teneva dentro di se; le composizioni dello stesso sono nate nel corso di alcuni anni.

 

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Erika in radio e nei digital store con il singolo -Vodka alla pesca-

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(Etichetta: Song Lab Italy)

Esce “Vodka alla pesca” Il terzo singolo Scritto dalla modella e cantautrice Erika. Questo nuovo inedito è stato scritto e prodotto ai Jericho Studios.
-In questa canzone, -racconta Erika- , ho dovuto parlare faccia a faccia con la ME del passato. Tutti noi abbiamo quella parte oscura, una specie di ombra che ti segue ogni giorno e che pian piano ti cambia, ti fa vedere il mondo con occhi diversi, più realistici. Questo cambiamento può essere apprezzato o meno e la persona che può non condividerlo, come in questo caso, sei tu, al passato. Spesso mi guardo allo specchio e mi sento diversa, giusta ma nel posto sbagliato, ci ho messo tanto per apprezzarmi ma finalmente mi sono ritrovata. Quella Erika del passato, si è resa conto che a volte, essere più forti e duri con se stessi è l’arma vincente-.

Biografia:
Erika Stevanato 17 anni vive Massanzago nella provincia di Padova. La sua più grande passione è la Musica, suona il pianoforte da dieci anni e studia canto da due anni. Un’altra grande passione è la moda diventata attualmente il suo lavoro proclamandosi la fascia di Miss per diversi brand in eventi molto importanti. Non nasconde l’idea di partecipare a Miss Italia e al talent Amici.

-Ho cominciato a scrivere canzoni da due anni -spiega Erika-, nei laboratori di Song writing che si tengono ai Jericho Studios situati nella sede della etichetta discografica, la MMline Production Records è lì che ho conosciuto la discografica Maria Totaro che mi ha spronato a scrivere e a credere in me stessa ….Mi piace scrivere sentire il bisogno di esprimere le mie emozioni e non tenersi tutto dentro. Noi ragazzi dovremmo avere sempre qualcuno o qualcosa come valvola di sfogo-.

Jericho Studios
https://instagram.com/jerichostudios_?igshid=9xoxwh3i9tcd
Erika
https://instagram.com/erikastevanato?igshid=1274lfvu61d5c

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Gerardo Carmine Gargiulo -Siamo tutti sulla stessa barca-

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(Etichetta: Lucky Planets)

Esce il nuovo singolo di Gerardo Carmine Gargiulo “Siamo tutti sulla stessa barca”. Lo storico autore e compositore de “Una gita sul Po”, torna in radio con questo brano dal sapore allegro, ma che nasconde una riflessione molto importante di fondo. Dopo i fortunati singoli, “Barcellona sembrava Parigi”, “Cosa sarebbe il mondo senza la musica” e il suo ultimo passaggio tra le fila di Xfactor, GCG torna anche su tutti gli store digitali con questo brano accompagnato da un video, che vuole anche essere un omaggio a tutti coloro i quali in questo periodo stanno dando una grandissima mano al nostro paese, ossia gli infermieri ed i medici di tutta la penisola.

Videoclip: https://www.youtube.com/watch?v=vtdRCyoAFuk

Riflessioni dell’artista:
Siamo tutti sulla stessa barca e tutto andrà Bene! Omnia Vincit Amor l’Amore vince su tutto!
“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai sopra una Barca al buio”…
Cosa rappresenta la Barca? Anzitutto la Barca della nostra vita, sempre incerta e travagliata: naviga la Barca della mia vita fra il buio e le ombre della notte, e non vedo alcun approdo. Sono in balia del mare profondo. La più piccola tempesta potrebbe affondarmi, sprofondando la mia barca nel vortice delle onde. Non bastiamo a noi stessi, abbiamo bisogno di “smascherare” la nostra autosufficienza, di superare le nostre chiusure, di ritornare piccoli dentro, semplici ed entusiasti, pieni di slancio verso Dio e di amore per il prossimo. Poi c’è la Barca della nostra bella Italia sempre più tra i flutti; «Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!» Dante Alighieri scrisse questi versi sette secoli fa nel sesto canto del Purgatorio della Divina Commedia ma a quanto pare non è cambiato molto. L‘invettiva di Dante contro l’Italia dimora di sofferenza, nave alla deriva senza timoniere nel pieno della tempesta, non più dominatrice dei popoli dell’Impero Romano ma luogo di prostituzione ove nessuno faceva rispettare la legge, in balia dei particolarismi e di scontri intestini ove i signori locali approfittavano per trarne ricchezza e potere. L’Italia di allora come oggi trascinata da una corrente su una barca senza guida, senza controllo né pilota? Si lascia navigare verso gli scogli col rischio di un’inevitabile disfacimento e sprofondare verso l’abisso? Nessuno a bordo sa più che fare? “Comandante qui si affonda se tu molli il comando chi mai si salverà? Il timore che di non riuscire ad avere uno standard di vita decente e che i propri figli non riescano a costruirsi una famiglia. La paura del futuro: questo è oggi il virus dell’anima. «Dovunque, l’uomo evita d’essere toccato da ciò che gli è estraneo». La pandemia si è diffusa nel mondo, generando una sindrome del contagio universale, il sistema di interconnessione planetaria dell’umanità ci fa sperimentare una condizione paradossale: l’Apocalisse è a portata di mano! Scattano gli anticorpi, che impazziscono e si trasformano in sistema immunitario nei confronti di tutto ciò che temiamo di non riuscire a controllare. Il virus è ormai da tempo figura dell’immaginario: sin dalle piaghe bibliche fino alla peste dei Promessi Sposi e agli attacchi informatici, i confini dell’anima si restringono con la scoperta della nostra vulnerabilità, dell’insicurezza e dell’ansia, sintomi e simboli di una più generale condizione di paura che ci portiamo dentro. Quali paure? Il primo effetto del contagio da “virus della paura” è l’anima arida, la desolazione. Come se ne esce? La crisi che attraversa l’Italia e l’Europa ha profonde radici “morali e spirituali”, connesse ad uno “stile di vita” imposto attraverso i media negli ultimi anni. Riscoprire la forza della verità e preferirla sempre alla vanità appare una salutare medicina, ispirata alle parole di Gesù e al Suo Vangelo: ‘La verità vi fara’ liberi’ E Poi c’è la Barca del “mondo globalizzato” con tutti i problemi sanitari, di pace, fame e giustizia. Chi la governa? Che ne sarà di lei e dunque di noi? Nessuno è del tutto certo di cosa stia accadendo e in quale direzione il mondo stia andando. E la cosa più confortante è che siamo tutti sulla stessa barca, Sette miliardi e passa di Ulisse, pieni di ansie, in mezzo all’oceano della globalizzazione..e 50 milioni di persone patiscono e muoiono di fame. Una persona su nove non ha di che nutrire se stessa e la sua famiglia. Da una parte ci siamo noi e dall’altra ci sono loro, la fame che uccide molto più delle malattie come Aids, malaria e tubercolosi: in Italia in un anno nel 2019 sono stati buttati dai 10 ai 20 milioni di tonnellate di cibo, che sarebbero serviti per sfamare circa 44 milioni di persone e nei paesi industrializzati 222 milioni di tonnellate di cibo commestibile ogni anno. I popoli della fame interpellano oggi in maniera drammatica i popoli dell’opulenza. Una società che spende centinaia di miliardi in armamenti e consente che ogni anno muoiano di fame milioni di bambini è una società malata di egoismo e di indifferenza. La predicazione di Gesù ci presenta queste opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi [Mt 25,40]. Le opere di misericordia, sia corporale che spirituale «sono azioni caritatevoli con le quali soccorriamo il nostro prossimo» Infine c’è la Barca di Pietro, la Chiesa cattolica fondata da Gesù di Nazareth su Simon Pietro, al quale Gesù ha fatto una promessa dopo che Pietro lo aveva riconosciuto. Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli» [Mt16,17-19]. La Chiesa è la Barca di Pietro in piena tempesta che procede da due millenni tra i flutti vorticosi della storia e la paura che si rovesci è sempre presente. Scriveva S. Ambrogio “Hai ricevuto il sacerdozio e, stando a poppa della Chiesa, tu guidi la barca sui flutti. Tieni saldo il timone della Fede in modo che le violente tempeste di questo mondo non possano turbare il suo corso. Il mare è davvero grande, sconfinato; ma non aver paura”.

 

 

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